Lucy Bedroque, producer e performer di Los Angeles, ha lanciato il suo mixtape “Unmusique”, un’opera che sorprende e coinvolge, portando il rap verso nuove frontiere sonore. Con un mix di bassi apocalittici e sintetizzatori affilati, questo lavoro è descritto da alcuni fan come il sogno che avrebbero voluto realizzato con l’album di Carti, “MUSIC”. Ma chi è realmente Lucy Bedroque? Non è un semplice clone di Carti; la sua musica trae origine da una scena underground su SoundCloud, dove ha collaborato con collettivi come GREED e ha creato il genere “maplekore”, un suono impressionistico ispirato a MMORPG come MapleStory.
Il suono unico di Unmusique
Unmusique non è solo un mixtape; è un’esperienza sonora che combina elementi di rap e EDM in un modo che ricorda le atmosfere di un ballo regency di Jane Austen, ma con un tocco di ribellione moderna. I brani come “Cara Mia” mostrano la fragilità poetica che caratterizza il suo stile, mentre pezzi come “Ultraviolet” esplodono di energia e dolcezza, rendendo il mixtape uno dei più interessanti della scena attuale. Lucy riesce a catturare l’ascoltatore con mix puliti e ben strutturati, dimostrando di aver trovato il suo posto sotto l’etichetta deadAir Records, accanto ad artisti del calibro di Jane e Kuru.
Collaborazioni e influenze
Il lavoro di Lucy Bedroque è caratterizzato da una rete di collaborazioni con diversi produttori, ognuno dei quali contribuisce con il proprio stile unico. Il lineup di produzione include nomi come StudyGroup, skai e ivvys, tutti uniti da un obiettivo comune: creare brani su misura per la sua rap melodico e innovativo. Le influenze musicali che emergono nei suoi testi e nelle sue produzioni rivelano un artista che ha assorbito una vasta gamma di suoni, da Imogen Heap a Green Day, creando un mix che è tanto nostalgico quanto futuristico.
Riflessioni e prospettive
Con “Unmusique”, Lucy Bedroque sembra voler rompere con le convenzioni musicali, sfidando le aspettative e portando il rap in una direzione audace e non convenzionale. Ogni brano è un viaggio attraverso emozioni e stili, con testi che spaziano da riferimenti scherzosi a critiche sociali, rendendo l’ascolto un’esperienza variegata. La capacità di Lucy di mescolare generi e influenze è ciò che rende questo mixtape un’opera degna di nota, capace di catturare l’attenzione di diverse generazioni di ascoltatori, dai millennials ai baby boomers.