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Il 30 maggio è una data da segnare sul calendario per tutti gli amanti della musica: esce ‘Fuori menù’, il nuovo album di Golden Years. Questo progetto, disponibile in formato LP e su tutte le piattaforme digitali, non è solo un insieme di canzoni, ma un vero e proprio viaggio sonoro che riflette l’evoluzione di un artista in continua crescita. Anticipato dal singolo ‘Tighididà’, realizzato insieme a Franco126, l’album segna un passo importante nella carriera di Pietro Paroletti, in arte Golden Years, noto per il suo approccio eclettico e per le connessioni con diversi protagonisti della scena musicale italiana.
Un progetto ricco di collaborazioni
‘Fuori menù’ è il risultato di un anno intenso di lavoro e creatività. In questo album, Golden Years ha saputo racchiudere dodici brani che raccontano storie diverse, tutte unite da un filo rosso: l’imprevisto e l’inaspettato. “Fuori menù è l’imprevisto, la canzone scritta quando non era in programma scrivere una canzone”, ha affermato l’artista, sottolineando come ogni traccia sia una riflessione personale e artistica. Con la partecipazione di quindici artisti, tra cui nomi del calibro di Mahmood, Elodie e Coez, il disco si presenta come un mosaico sonoro che esplora il pop sotto varie sfaccettature.
Un viaggio visivo e sonoro
Non solo la musica, ma anche l’estetica gioca un ruolo fondamentale in ‘Fuori menù’. Il design dell’album è curato dall’artista statunitense Nick Dahlen, il cui lavoro si distingue per l’uso di figure animali reinterpretate in chiave surreale. Golden Years ha spiegato che la scelta di animali come protagonisti vuole trasmettere un senso di fantasia e cambiamento. La copertina, in particolare, trae ispirazione da un sogno in cui un serpente rappresentava una metamorfosi in atto. Un concetto potente, non credete?
Tracklist e sonorità
La tracklist di ‘Fuori menù’ è composta da brani che spaziano da sonorità leggere a momenti più intensi. Ecco un assaggio delle tracce: “Sentirsi soli” con Calcutta, “Anche se ti amo” con Frah Quintale e Nayt, fino alla coinvolgente “Finita burrasca”. Ogni canzone sembra respirare vita e freschezza, un vero e proprio riflesso della personalità di Golden Years. Ma non è solo questo: l’album riesce a mescolare sapientemente stili e generi, rendendo ogni ascolto un’esperienza unica.
Golden Years: un artista in evoluzione
Pietro Paroletti, in arte Golden Years, rappresenta una voce fresca e innovativa nel panorama musicale italiano. La sua carriera, iniziata con mixtape come ‘Casematte’ e EP come ‘Era Spaziale’, è caratterizzata dalla continua ricerca di nuove sonorità e collaborazioni. Non è un caso che i suoi brani abbiano scalato le classifiche e siano stati apprezzati da un pubblico vasto e variegato. La sua musica, come una tela di un pittore, è un’opera d’arte in continua evoluzione, e ‘Fuori menù’ ne è la prova tangibile.
Un futuro promettente
In conclusione, ‘Fuori menù’ non è solo un album, ma una dichiarazione d’intenti. Golden Years dimostra che la musica può essere un linguaggio universale capace di unire diverse generazioni e stili. Con un occhio al passato e uno al futuro, l’artista romano si prepara a lasciare un segno indelebile nella storia della musica italiana. Personalmente, ritengo che questo album possa davvero rappresentare un nuovo inizio per lui e un’opportunità per esplorare ulteriormente il vasto mondo del pop contemporaneo.