Ozzy Osbourne sorprende con il vinile di Scream e un concerto di addio imperdibile

Non perderti l'uscita del vinile riedito e il concerto di addio di Ozzy Osbourne e Black Sabbath.

Quando si parla di Ozzy Osbourne, si parla di un’epoca, di una leggenda che ha vissuto più vite di un gatto e che non ha intenzione di fermarsi. Ora, a ben quindici anni dall’uscita dell’album “Scream”, il Principe delle Tenebre ci ripropone questo pezzo da novanta della sua discografia in una nuova veste. Ma non è finita qui: oltre al vinile, Ozzy ha in serbo un concerto di addio che promette di essere un evento da far tremare le vene ai polsi, con un cast di star che farebbe impallidire chiunque. Ma chi non si è mai chiesto, in fondo, se tutta questa celebrazione sia solo un modo per incassare un’altra volta? Ecco, chi ha orecchie per intendere intenda.

Il vinile di Scream: un viaggio nel passato

Rieditare “Scream” non è solo un modo per rivangare il passato, è un tentativo disperato di riaccendere la fiamma di un’epoca che sembra sfuggire di mano. Con tracce come “Let Me Hear You Scream” e “Life Won’t Wait”, l’album ha segnato un’epoca, ma ora ci si chiede: chi se lo ricorda davvero? Eppure, eccoci qui, a festeggiare un album che non è mai stato un capolavoro. La presenza di Gus G. alla chitarra è stata una scelta discutibile, eppure, come si suol dire, l’importante è vendere. E il vinile, già, il vinile è tornato di moda. Chi non ama il suono vintage, il fruscio che accompagna ogni nota? È come un abbraccio nostalgico, ma con un costo che fa rabbrividire.

Il concerto di addio: un’orgia musicale

Il concerto di addio, previsto per il 5 luglio, è un vero e proprio festival del rock, un’orgia musicale che vedrà sul palco nomi come Metallica, Guns N’ Roses e Slayer. Ma chi ha bisogno di tutti questi nomi quando il fulcro dovrebbe essere Ozzy? È come se stessero cercando di coprire il vuoto con un eccesso di fanfare e fuochi d’artificio. E non ci dimentichiamo dei livestream code: una genialata per permettere a chi non ha il biglietto di partecipare a questa festa esclusiva. Ma alla fine, è solo un modo per allungare la mano e chiedere altri soldi. Non è che ci si aspetti che il pubblico non si accorga di queste manovre, vero?

Un gioco di scommesse

Ma la vera domanda è: si può davvero fare festa quando si sa che si sta per assistere alla fine di un’era? Perché, diciamocelo, Ozzy e Black Sabbath non sono solo band, sono un’istituzione. E mentre il mondo si prepara a piangere la loro dipartita, ci si aspetta che i fan si lancino a capofitto nei contest per vincere il vinile e i codici di accesso al livestream. Ma è tutta una farsa? Chi ha davvero bisogno di un altro vinile da aggiungere a una collezione già stracolma? Eppure, eccoci qui, a rincorrere un sogno di nostalgia, mentre la realtà ci sbatte in faccia la cruda verità: tutto questo è solo un business. Ma, che ci volete fare, il rock è morto, viva il rock!

Scritto da Redazione

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