La PFM e il suo viaggio musicale con “Jet Lag”

Un'analisi approfondita dell'album che ha segnato un'epoca per la PFM

Un nuovo inizio per la PFM

La Premiata Forneria Marconi, conosciuta come PFM, ha sempre rappresentato un punto di riferimento nel panorama del rock italiano. Con l’uscita dell’album “Jet Lag”, la band si trovava di fronte a una sfida significativa: mantenere l’alto livello qualitativo raggiunto con il precedente lavoro, “Chocolate Kings”. Questo nuovo progetto, realizzato dopo l’uscita del violinista Mauro Pagani, ha visto l’ingresso del cantante Bernardo Lanzetti, il quale si è integrato perfettamente nel sound del gruppo. La sua voce, pur non essendo il fulcro della musica della PFM, ha saputo destreggiarsi tra le complesse melodie, contribuendo a creare un’atmosfera unica.

Innovazione e virtuosismo strumentale

Per compensare l’assenza del violino, la band ha reclutato Gregory Bloch, un musicista americano proveniente dalla Marc Almond Band. Sebbene tecnicamente molto abile, il suo stile si è rivelato meno personale rispetto al suo predecessore. Tuttavia, la PFM ha dimostrato di saper rimanere ai vertici grazie alla bravura compositiva di tutti i membri. Invece di adagiarsi su successi passati, hanno scelto di esplorare nuove sonorità, accentuando il linguaggio jazz-rock e dando vita a improvvisazioni entusiasmanti. La loro musica è caratterizzata da un virtuosismo strumentale che si intreccia con strutture compositive complesse, rendendo ogni brano un’esperienza unica.

Brani memorabili e accoglienza del pubblico

I brani di “Jet Lag” sono tutti di alta qualità. Dal solo di chitarra di “Peninsula”, che mette in luce le abilità di Franco Mussida, al coinvolgente tema di “Left-Handed Theory”, fino all’omaggio ai Weather Report in “Storia in La”, ogni pezzo è un viaggio musicale. Nonostante la qualità dell’album, la sua accoglienza da parte del pubblico fu piuttosto fredda, e la critica non sempre riuscì a cogliere la sua essenza. Tuttavia, con il passare del tempo, “Jet Lag” ha dimostrato di essere un lavoro ricco di ottima musica, meritevole di essere riscoperto e apprezzato.

Scritto da Redazione

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