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Il concerto di Elisa a San Siro non è stato solo un traguardo personale per l’artista, ma un’esperienza indimenticabile per tutti i presenti. Chi non ha mai sognato di assistere a un evento dal vivo che riesca a catturare non solo il suono, ma anche le emozioni di un’intera serata? Elisa ha dimostrato di avere una connessione profonda con il suo pubblico, presentando una scaletta ben strutturata che ha esaltato il suo repertorio e coinvolto i fan in un viaggio emozionale attraverso la sua musica.
Un inizio potente e una scaletta ben costruita
Il concerto si è aperto in modo travolgente, con l’introduzione di Okgiorgio e un accenno a “Gift”. Da lì, un trittico di canzoni iconiche come “Labyrinth”, “Rainbow” e “Broken” ha subito catturato l’attenzione di tutti. Ma non è stata solo la scelta dei brani a impressionare: la potenza vocale di Elisa ha brillato in ogni nota. E come dimenticare il primo brano della serata, “Una poesia anche per te”? Un momento di celebrazione che ha segnato il ventennale della sua pubblicazione, un traguardo che ha fatto battere il cuore a tutti i suoi fan.
La scaletta ha saputo mescolare passato e presente, alternando successi come “Heaven Out Of Hell” e “Dillo solo al buio”. Questo equilibrio perfetto ha mantenuto alta l’energia, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza unica e avvincente.
Temi ecologici e visivi coinvolgenti
Un elemento distintivo di questa serata è stato il forte richiamo alla natura e alla cura ambientale, espressi attraverso scenografie suggestive. Una struttura in legno, adornata con fiori, ha fatto da sfondo a esibizioni che raccontavano storie di armonia con l’ambiente. I visual proiettati hanno ulteriormente arricchito l’atmosfera, creando un senso di incanto e riflessione. Chi non si è sentito trasportato in un mondo dove la musica e la natura si fondono?
La serata ha continuato con momenti intensi, come il canto maori di Nauria, seguito da una versione delicata dell’ “Halleluja” di Leonard Cohen. Ogni canzone è stata un’opportunità per Elisa di mostrare la sua gamma vocale e la sua abilità nel comunicare emozioni profonde, un vero e proprio viaggio per i sensi.
Collaborazioni e duetti emozionanti
Un ulteriore punto di forza del concerto è stato il parterre di ospiti, a cominciare da Giuliano Sangiorgi, che ha duettato in “Ti vorrei sollevare”. Queste collaborazioni hanno arricchito la performance, regalando momenti di pura gioia musicale. Il medley che è seguito, composto da brani come “A tempo perso” e “Neon”, ha dimostrato la capacità di Elisa di navigare tra diversi generi e stili, rendendo ogni esibizione unica.
La presenza di Jovanotti e Cesare Cremonini ha portato a uno dei picchi della serata, con l’esecuzione di “Le tasche piene di sassi” in un trio emozionante. Il finale ha visto Elisa eseguire “Luce (tramonti a nord est)”, un brano che ha ricevuto un’accoglienza calorosa da parte del pubblico, sottolineando il legame speciale tra l’artista e i suoi fan.
Il concerto di Elisa a San Siro è stato un chiaro esempio di come la musica possa unire le persone e celebrare la vita. La potenza delle sue canzoni e la sua presenza scenica hanno creato un’atmosfera di magia, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di tutti i presenti. In un’epoca in cui la musica è spesso consumata in modo superficiale, eventi come questo dimostrano il valore dell’attesa e dell’esperienza condivisa. E tu, quale canzone di Elisa ti ha toccato di più?