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In un panorama musicale in continua evoluzione, i These New Puritans si affermano come pionieri di un suono che trascende le etichette. Con il loro ultimo album, “Crooked Wing”, i fratelli Barnett continuano a esplorare territori sonori inaspettati, mescolando elementi di musica elettronica e rock con una sensibilità artistica che sfida le convenzioni. Questa nuova opera, che segue il precedente lavoro del 2019, “Inside the Rose”, promette di essere un viaggio affascinante per gli ascoltatori, ricco di sfumature e significati.
Un’evoluzione continua
Dalla loro nascita, i These New Puritans hanno mostrato una capacità unica di reinventarsi, lontani dal loro passato post-punk. “Crooked Wing” non delude: ogni traccia è un invito a esplorare un mondo sonoro ricco e complesso. Registrato con la collaborazione di Graham Sutton, ex leader dei Bark Psychosis, l’album è un perfetto esempio di musica da camera contemporanea che si nutre di influenze classiche. Gli strumenti utilizzati, come organo, pianoforte e glockenspiel, creano un’atmosfera che oscilla tra il sublime e il misterioso, rivelando la maestria della produzione e l’attenzione ai dettagli.
Collaborazioni che arricchiscono
Una delle chiavi del successo di questa band è la loro abilità nel riunire artisti di talento. In “Crooked Wing”, la presenza di Caroline Polachek e dell’attore Alexander Skarsgård arricchisce ulteriormente il contesto sonoro. La loro partecipazione non è solo una questione di star power; piuttosto, si integra perfettamente nel tessuto dell’album, evidenziando la capacità dei These New Puritans di tessere relazioni artistiche significative. La voce di Alex Miller, un giovane talento del Southend Boys Choir, aggiunge una dimensione unica, rendendo il suo contributo memorabile e toccante.
Un viaggio tra bellezza e oscurità
Il tema centrale di “Crooked Wing” sembra essere la dualità tra bellezza e violenza. Tracce come “Wild Fields (I Don’t Want To)” e “A Season in Hell” esplorano la fragilità umana attraverso melodie che oscillano tra il sublime e il macabro, creando un’atmosfera quasi purgatoriale. Jack Barnett, con la sua voce che è cresciuta in espressività, riesce a trasmettere emozioni complesse, rendendo ogni canzone un’esperienza immersiva. Le sue liriche, dense di immagini paesaggistiche e riferimenti religiosi, invitano l’ascoltatore a riflettere su temi universali di vita, morte e redenzione.
Una critica alla superficialità
In un’epoca in cui la musica è spesso ridotta a formule commerciali, i These New Puritans si presentano come un antidoto. “Crooked Wing” è un’affermazione artistica che rifiuta le convenzioni, spingendo oltre i limiti del genere. La loro capacità di mescolare elementi diversi, dall’elettronica al jazz, crea un’esperienza sonora unica. Pur essendo un’opera in continua evoluzione, il disco non è privo di momenti di introspezione, come dimostrano le tracce più tranquille che chiudono l’album. Qui, la fragilità delle melodie lascia spazio a riflessioni più profonde, rendendo l’ascolto un viaggio emotivo.
Un futuro luminoso
“Crooked Wing” si presenta come un potenziale punto di svolta nella carriera dei These New Puritans. Mentre il primo segmento dell’album sorprende con la sua audacia, il finale potrebbe sembrare un po’ più enigmatico. Tuttavia, la promessa di ulteriori esplorazioni artistiche e il costante desiderio di innovare sono chiari. Questo lavoro è più di un semplice album; è un capitolo di una storia musicale che continua a evolversi e sorprendere, invitando gli ascoltatori a unirsi a loro in questo straordinario viaggio.