Alla scoperta di Nicolò Filippucci e del suo EP ‘Un’ora di follia’

Non crederai mai a ciò che Nicolò Filippucci ha rivelato sul suo EP 'Un’ora di follia'! Scopri le emozioni che si nascondono dietro ogni traccia.

Nicolò Filippucci, il talentuoso giovane che ha conquistato il pubblico nell’ultima edizione di Amici, ha fatto parlare di sé non solo per la sua voce intensa, ma anche per la capacità di esprimere emozioni profonde. A pochi passi dalla conclusione del talent show, ha lanciato il suo debutto discografico con l’EP ‘Un’ora di follia’. Questo lavoro è un viaggio emozionale che esplora pensieri e sentimenti, oscillando tra la malinconia e la consapevolezza. Con sei brani che mescolano pop, soul e accenti rock, l’EP è una riflessione sull’amore in tutte le sue forme: dal conforto alla sofferenza. Ti sei mai chiesto come si sente un artista nel mettere a nudo la propria anima attraverso la musica?

Un’ora di follia: il cuore del progetto

Nel suo EP, Nicolò ha voluto racchiudere un universo di riflessioni e stati d’animo. Parlando della title-track, racconta: «Racconta di una relazione ai margini, ma al contempo celebra la follia che può accompagnare l’amore. È un invito a lasciar spazio all’istinto, un aspetto che, seppur contrastante con il mio modo di essere riflessivo, può rivelarsi liberatorio». Questa canzone, per Nicolò, rappresenta un auspicio: l’importanza di vivere le emozioni senza troppe riserve. Sei pronto a scoprire come questi sentimenti si intrecciano nelle sue canzoni?

In aggiunta, l’EP include brani già presentati nel talent come ‘Non mi dimenticherò’, ‘Yin e Yang’ e ‘Cuore bucato’. Nicolò racconta: «Ognuno di questi pezzi esplora diverse sfaccettature dell’amore e della vita. In particolare, ‘Non mi dimenticherò’ è il brano che ha dato avvio a questo percorso, il primo vero passo verso il mio mondo musicale». Quante storie d’amore hai sentito raccontare attraverso una canzone?

La genesi di ‘Occhi stanchi’ e l’esperienza ad Amici

Un’altra traccia significativa è ‘Occhi stanchi’, che rappresenta una storia di perdita. Nicolò condivide: «Questo pezzo è molto personale; è nato all’interno della casetta di Amici e affronta un tema che mi tocca profondamente». L’esperienza nel talent ha lasciato un segno indelebile nella sua crescita, sia artisticamente che umanamente. «Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con artisti e professionisti del settore, e per questo sono grato. Ogni incontro mi ha reso più maturo e consapevole». Ti sei mai chiesto quanto possa influire un’esperienza del genere nella vita di un giovane artista?

Tra le cover che ha interpretato, Nicolò menziona ‘Mi sono innamorato di te’ e ‘Ordinary’, ma è ‘Jealous’ di Labrinth quella che lo ha fatto sentire più libero. «Interpretare quella canzone al pianoforte è stata un’esperienza liberatoria». Cosa accade quando la musica diventa un mezzo di espressione autentico?

Il legame con Trigno e i sogni per il futuro

Il rapporto con Pietro, alias Trigno, è descritto da Nicolò come fraterno. «Abbiamo legato tantissimo e ci completiamo sia sul palco che nella vita. Lo guardo sempre con ammirazione e cerco di imparare da lui». Questa amicizia si riflette anche nella loro collaborazione musicale, come dimostra la cover di ‘Overdose d’amore’ nell’EP di Trigno. Hai mai pensato a quanto possa essere potente la connessione tra artisti?

Con la maturità in arrivo, Nicolò si prepara a un’estate intensa. «Dopo gli esami, spero di viaggiare, incontrare nuove persone e continuare a scrivere musica. Questo è il mio desiderio per l’estate 2025». La sua voglia di esplorare il mondo e di crescere come artista è contagiosa! E tu, quali sogni stai coltivando per il tuo futuro?

Infine, la lezione più importante che ha appreso finora è quella di rimanere autentico: «Essere se stessi è fondamentale. La musica deve essere vera, e solo così si può davvero toccare il cuore degli altri». Non è una verità che risuona in tutti noi?

Scritto da Redazione

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