In un mondo musicale dove l’originalità sembra essere un miraggio, ci troviamo a dover affrontare l’ennesimo venerdì di uscite musicali che, a dirla tutta, fanno più schifo di un concerto di karaoke in un bar di provincia. Ma chi ha voglia di ascoltare l’ennesimo remix di qualcosa che già conosciamo? Sì, certo, il rap e l’urban italiano ci propone nomi freschi e sperimentazioni, ma a che prezzo? La musica non è solo un modo per riempire il silenzio, è un grido di ribellione, eppure qui sembra che tutti si stiano accontentando di fare il compitino.
Le uscite imperdibili
Quali sono allora le novità che avrebbero dovuto farci sobbalzare dalla sedia? Cominciamo con il nuovo EP di Goodbye Marco, *Monolocale*. Certo, un titolo che evoca un certo isolamento, ma che ci propone un viaggio sonoro tra solitudine e introspezione. E chi non si è mai sentito un po’ monolocale nella vita? Ma passiamo oltre. Slings con *Too Clean* ci offre un ritornello che, onestamente, sembra uscito da una pubblicità di detersivi. Dobbiamo davvero accontentarci di così poco?
Gli artisti da tenere d’occhio
Gabbo, con *DJazz Vol 1*, prova a portare un po’ di freschezza, mescolando generi e suoni, mentre Pretty Riky e The Musher con *Guernica* ci propongono un album che, si spera, non sia solo un’accozzaglia di beats messi insieme. Coez, con *1998*, ci porta indietro nel tempo, ma è davvero necessario? Non sappiamo se piangere per la nostalgia o ridere per l’inevitabile invecchiamento della musica. E chi non conosce il duo Secco e Carlo Flow con *Truffa*? Una canzone che, a dirla tutta, sembra più un atto di accusa che una celebrazione.
Le collaborazioni sorprendenti
Fabri Fibra feat. Nerissima Serpe, Papa V con *Stupidi* sembra un tentativo di unire le forze, ma si tratta davvero di un’unione o solo di un’accumulazione di ego? Lanz Khan con Nerone e DJ Double S in *Blocchi di Marmo* cerca di farsi notare, ma la domanda è: si tratta di arte o solo di un altro pezzo da discoteca? E Vacca, con *La Patente*, ci ricorda che la musica è anche libertà, ma chi ha bisogno di una patente quando si può viaggiare sulle note?
La lista continua: Cuta, Elle Bay, ANNA, Luvi! e altri ancora si uniscono alla festa delle nuove uscite, ma non si può fare a meno di chiedersi: *tutto questo è davvero necessario?* La musica dovrebbe essere un rifugio, non un campo di battaglia per l’attenzione. E mentre aspettiamo i prossimi colpi di scena, ci ritroviamo a chiederci se davvero stiamo assistendo a un’evoluzione o se siamo solo intrappolati in un loop di ripetizioni. Ma d’altronde, chi se ne frega? La vita continua, e la musica, beh, è solo un sottofondo, giusto?