Modà a San Siro: un concerto che ha dimenticato la modestia

La notte dei romantici con i Modà a San Siro: un evento da non perdere.

Che ci creda o meno, il mondo della musica è un circo di illusioni, e i Modà, con il loro concerto a San Siro, non fanno eccezione. Oggi, giovedì 12 giugno, il palcoscenico più ambito d’Italia si illuminerà per accogliere una band che, a furia di vendere dischi, sembra aver dimenticato il significato della modestia. Ma chi se ne frega, giusto? La folla è in delirio, e lei è lì, ad aspettare di essere travolta da questa carrellata di successi, come se la sua vita dipendesse da un ritornello melodico.

La scaletta che fa fremere i fan

Ma parliamo della scaletta, perché è qui che si fa sul serio. I Modà non sono solo una band, sono un fenomeno di massa. Con un disco di Diamante e oltre 31 dischi di Platino, hanno costruito un impero di note e parole. E cosa ci riserveranno stasera? Ovviamente, non mancheranno i brani del loro ultimo album “8 canzoni”, una vera e propria ode alla loro carriera. “Non ti dimentico”, il pezzo portato a Sanremo, sarà solo uno dei tanti pezzi che risuoneranno nella notte milanese.

Un passato di successi e qualche inciampo

Ma chi sono i Modà, veramente? Sono quelli che, tra un sold out e l’altro, hanno dovuto affrontare anche la dura realtà dei flop. Certo, si sono rialzati come un boxer sul ring, ma la verità è che ogni trionfo ha il suo prezzo. E i fan? Quelli sì che non hanno mai smesso di sostenerli, come delle groupies pronte a tutto pur di non perdere un colpo. D’altronde, chi non vorrebbe sentirsi parte di un evento epocale, di una celebrazione musicale che non ha nulla a che vedere con la banalità della vita quotidiana?

Il tour come un viaggio nei ricordi

Il tour “La notte dei romantici – Il Tour” non è solo un viaggio musicale. È un tuffo nel passato, un modo per rivivere oltre vent’anni di canzoni e ricordi. I Modà ci raccontano una storia, la loro storia, e noi, come dei perfetti voyeur, siamo lì ad ascoltare. Ma poi ci chiediamo: cosa rimane dopo la musica? Forse solo il vuoto, o forse un altro concerto da aggiungere alla lista delle esperienze che ci fanno sentire vivi. E alla fine, chi se ne frega di sapere se ci sarà un bis o meno, l’importante è che la magia di quella notte rimanga, anche se solo per un attimo.

Scritto da Redazione

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