La morte di Brian Wilson: un terremoto che scuote il mondo della musica nel 2025

La morte di Brian Wilson ha scosso il mondo della musica, ecco come i suoi colleghi lo ricordano.

La notizia della morte di Brian Wilson ha scosso il mondo della musica come un terremoto di 9 gradi sulla scala Richter. E chi non sarebbe colpito? Un gigante della musica, un genio che ha saputo mescolare armonie e melodie in modi che nemmeno i più sfacciati di noi avrebbero mai osato sognare. Ma certo, non tutti possono vantare di aver vissuto nel suo mondo, dove la genialità si mescola alla follia, e la creatività si scontra con il dolore.

Omaggi da chi l’ha conosciuto

“Chi mi conosce davvero sa quanto mi senta distrutto per la morte di Brian Wilson,” ha scritto Sean Ono Lennon, figlio del leggendario John Lennon. E chi può biasimarlo? Siamo tutti un po’ Lennon in questo momento, cercando di capire come un uomo così influente possa lasciare un vuoto così grande. “Non molti hanno avuto un impatto su di me come lui. Mi sento incredibilmente fortunato ad averlo incontrato. Era sempre gentile e generoso. Un Mozart americano, un genio di un altro mondo.” Sì, certo, un genio. Ma la vera domanda è: chi di noi ha mai avuto il coraggio di affrontare le sue profondità?

Il ricordo di John Cusack

John Cusack, che ha interpretato Wilson nel film *Love & Mercy*, ha descritto il maestro come “un cuore aperto con due gambe e un orecchio che sentiva gli angeli.” Ma parliamo chiaro, chi non vorrebbe possedere un orecchio del genere? “Amore e misericordia per te e per i tuoi stasera.” Ma cosa succede a chi non ha mai conosciuto la vera benevolenza? Perché, diciamocelo, l’amore e la misericordia sembrano sempre riservati a pochi eletti.

I Beach Boys e il loro impatto

Randy Bachman dei Bachman-Turner Overdrive ha condiviso la sua esperienza con i Beach Boys, ricordando come fossero “la risposta americana ai Beatles”. E ora? Chi se ne frega! I Beatles sono gli dei e i Beach Boys sono solo i loro servitori. Ma i Beach Boys, con quel suono di sole e quelle armonie vocali, hanno incantato tutti. E quando Brian ha deciso di non andare più in tour, ha continuato a scrivere musica incredibile. Come una diva che non può più esibirsi ma continua a creare magia in studio. Erano come una famiglia, e chi non ha mai desiderato una famiglia così?

Le parole di Questlove

Questlove, batterista dei Roots, ha parlato di *Pet Sounds*, l’album del 1966 che ha segnato un’epoca. “Se c’era un essere umano che ha creato arte da una tristezza incommensurabile… cazzo, era Brian Wilson.” E chi non lo capisce? A chi non è mai capitato di affrontare il buio per trovare la luce? “Odio che abbia dovuto attraversare tutto ciò per creare questo album,” ha aggiunto, quasi come a scusarsi per il dolore che Wilson ha vissuto. Ma, davvero, chi può dire di aver trovato la propria voce senza prima aver affrontato la tempesta?

Ricordi di Fred Vail

Fred Vail, ex manager dei Beach Boys, ha ricordato i sessantadue anni di amicizia con Wilson, rievocando momenti indimenticabili. Ma non si può fare a meno di chiedersi: cosa rimane di quelle memorie? Solo un eco in un vuoto che non si può riempire. “Incontrarli nella vecchia casa a Hawthorne, seduti sul pavimento alla Capitol quando ha masterizzato *Pet Sounds*…” Ma cosa ci dice tutto questo? Che alla fine, le memorie sono tutto ciò che ci resta, e sono solo un pallido riflesso della realtà che è stata.

Le parole di Lucian Grainge

Lucian Grainge, presidente della Universal Music Group, ha detto: “Brian Wilson è stato uno dei cantautori più talentuosi nella storia della musica registrata.” Ma, davvero? Chi può dirlo? La sua musica ha catturato lo spirito della gioventù e dell’anelito, ma cosa ci lascia? Solo un desiderio di tornare indietro nel tempo, di rivivere quei momenti. E le sue innovazioni in studio continuano a trasformare il modo in cui i musicisti registrano. Ma chi ha mai chiesto a chiunque di fare qualcosa di diverso?

Le reazioni del mondo musicale

Altre figure del panorama musicale, come Nancy Sinatra e il batterista dei Fleetwood Mac, Mick Fleetwood, si sono unite al coro di omaggi. Ma chi se ne frega? Chi si ricorda di questi nomi quando la vera essenza di un uomo come Wilson si perde nella marea della vita? Da Jeff Rosenstock ai Rolling Stones, ogni artista ha qualcosa da dire, ma alla fine, sono solo parole che si perdono nel vento. La vita continua, e noi siamo qui, a riflettere su ciò che abbiamo perso, senza mai poterlo riavere indietro.

Scritto da Redazione

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