Argomenti trattati
Un viaggio nella crescita personale e musicale
In Pirouette, il secondo album dei Model/Actriz, il cantante Cole Haden esplora le complessità dell’identità e della percezione di sé. La chiusura dell’album, Baton, mette in luce una rivelazione profonda: l’esistenza di versioni multiple di se stessi, riflettendo su come le esperienze personali possano differire da come gli altri ci vedono. Questa tematica di frammentazione dell’identità è centrale nel lavoro del quartetto di Brooklyn, che con il suo primo album, Dogsbody, ha già fatto parlare di sé per la sua audacia e originalità.
Un sound che evolve
L’album Pirouette segna un passo significativo nella carriera della band, passando da un suono ruggente e caotico a uno più pulito e calibrato. I riferimenti stilistici si spostano da Einstürzende Neubauten verso sonorità più elettroniche, simili a quelle di Crystal Castles e Britney Spears dell’era Circus. Pur mantenendo un certo mordente, la musica di Pirouette si presenta ora più lucida e controllata, ma non meno intensa. Haden riesce a trasmettere la vulnerabilità e il desiderio di essere visti, affrontando con coraggio i propri demoni interiori.
La lotta con l’identità
Nel brano Cinderella, Haden riflette su un ricordo d’infanzia in cui un desiderio per una festa a tema è stato represso, rivelando le cicatrici lasciate dall’auto-censura. Le sue parole, cariche di emozione, evidenziano il conflitto tra il desiderio di espressione e la paura del giudizio. Questo tema ricorre in tutto l’album, mostrando come la lotta con la propria identità possa influenzare la ricerca di connessioni autentiche con gli altri.
Intersezioni tra arte e commercio
Un altro aspetto interessante di Pirouette è il modo in cui Haden affronta la tensione tra arte e commercio. In Diva, ad esempio, descrive un’esperienza in un club europeo, sottolineando le difficoltà di gestire la propria vita personale in un contesto pubblico. La frase sorprendente: “Potresti chiamarmi un piccolo imprenditore / Vivendo in America, mentre intrappolato nel corpo di una diva operistica” mette in discussione le aspettative che la società ha su di noi, mescolando ironia e riflessione profonda.
Il desiderio di bellezza e autenticità
Haden esprime un desiderio profondo di bellezza e accettazione, ripetendo nel brano Departures che tutto ciò che vuole è essere bello. Questa ricerca di perfezione, però, si scontra con la realtà di un mondo in cui le immagini sono in continua evoluzione e mutazione. La bellezza, in effetti, è un concetto soggettivo, e l’album mette in risalto come la vera autenticità possa risiedere nell’accettare le proprie imperfezioni. Momenti delicati, come quando Haden canta in un sussurro “Faccio una rapina dall’attesa” in Doves, rivelano la vulnerabilità e la bellezza dell’attesa stessa.
Riflessioni finali sul viaggio musicale
In Pirouette, Model/Actriz non solo presentano un’evoluzione musicale, ma offrono anche una riflessione profonda sull’identità e sulla percezione. I loro brani riescono a catturare la complessità del vivere in un mondo dove le immagini sono costantemente ricreate e reinterpretate. Con un sound che sfida le categoriche definizioni di genere e una scrittura lirica che colpisce nel profondo, questo album rappresenta un passo audace e significativo nella carriera della band, invitando gli ascoltatori a esplorare le proprie identità e vulnerabilità.