Iron Maiden: nuove sorprese nel tour del 50° anniversario

Il tour del 50° anniversario degli Iron Maiden sorprende con novità e un nuovo batterista.

Gli Iron Maiden hanno dato il via al loro atteso tour ‘Run for Your Lives’ martedì scorso, portando con sé una serie di cambiamenti significativi sia nella formazione che nella produzione scenica. La prima tappa, tenutasi al Papp Laszlo Sportarena di Budapest, ha visto il debutto di una scaletta con brani che non venivano eseguiti dal vivo da oltre dieci anni. Ma la vera novità è stata l’introduzione del nuovo batterista Simon Dawson, che ha preso il posto di Nicko McBrain, ritiratosi a dicembre scorso.

Un nuovo capitolo per gli Iron Maiden

Oltre all’ingresso di Dawson, gli Iron Maiden hanno rivoluzionato anche il modo in cui si presentano sul palco. Storicamente, il gruppo ha sempre utilizzato scenografie fisiche e giganteschi oggetti di scena per accompagnare le diverse “movimentazioni” dei loro concerti. Tuttavia, in questo tour, hanno optato per un approccio digitale, sostituendo i tradizionali sfondi con schermi che proiettano immagini incredibili e coinvolgenti.

Scenografie digitali d’impatto

Durante il concerto di Budapest, un enorme schermo ha mostrato una varietà di mascotte di Eddie, scenari tematici e copertine degli album, creando un’atmosfera straordinaria e immersiva per il pubblico. Questo approccio ha trovato il suo culmine durante l’esecuzione di “Powerslave”, dove Bruce Dickinson si esibiva su una pedana sopra i tamburi, mentre un maestoso sfinge Eddie si ergeva dietro di lui.

Immagini che lasciano il segno

Tra le immagini digitali più suggestive, si possono notare una nave in balia delle tempeste durante “Rime of the Ancient Mariner”, una guillotine minacciosa in “Hallowed Be Thy Name”, e un Eddie gigantesco che sembra lottare per liberarsi durante “Iron Maiden”. La performance di “Aces High” ha invece colpito il pubblico con spettacolari acrobazie aeree, regalando emozioni forti e coinvolgenti.

Un mix di tradizione e innovazione

Nonostante il cambiamento radicale nel modo di esibirsi, gli Iron Maiden non hanno del tutto abbandonato i loro amati oggetti di scena fisici. Dickinson ha continuato a interagire con un Eddie a grandezza naturale durante “The Trooper”, mentre una versione imponente della mascotte ha dominato il palco durante “Killers”, eseguita per la prima volta dal 1999. Questo equilibrio tra novità e tradizione dimostra come la band continui a evolversi senza dimenticare le proprie radici.

Un futuro incerto ma affascinante

Il tour ‘Run for Your Lives’ rappresenta quindi una svolta significativa per gli Iron Maiden. Mentre alcuni fan potrebbero sentirsi disorientati da queste nuove scelte, c’è un certo conforto nel vedere che, dopo cinquant’anni di carriera, la band non smette di sperimentare e di cercare nuove strade per esprimere la propria arte. La loro volontà di innovare, pur mantenendo un legame con il passato, è ciò che continua a rendere gli Iron Maiden un’icona nel panorama musicale mondiale.

Scritto da Redazione

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