Il nuovo singolo di Tripolare mette a nudo le fragilità delle relazioni moderne

Tripolare torna con un singolo che mette a nudo le fragilità delle relazioni moderne.

Ci risiamo, un altro artista che si lancia nel vortice delle emozioni, ma questa volta con un twist che odora di crisi. Tripolare, il nostro beniamino napoletano, ha deciso di stuzzicare le nostre menti con il suo nuovo singolo “La grande fusione”. Ma, parliamoci chiaro: è solo un affare di sesso? O c’è di più dietro le sue parole intrise di ironia e disillusione? Questo brano promette di fare da specchio a una generazione che si muove tra messaggi e notifiche, alla ricerca di una connessione autentica. Ma sarà davvero possibile in un mondo che sembra più interessato a schermi che a sguardi?

Un cortocircuito emotivo

“Ci sei? Che fai? Sei online?” che mantra insopportabile. Tripolare non si limita a ripetere frasi vuote; ci fa riflettere sulla fragilità dei sentimenti in una società che corre senza mai fermarsi. È come se ci stesse dicendo: “Ehi, sveglia! Stai vivendo o stai solo esistendo?” La sua musica è un invito a esaminare quanto sia profonda la nostra incapacità di connetterci realmente. La grande fusione non è solo un gioco di letto, ma un viaggio attraverso le tensioni e gli errori che precedono il tanto agognato momento di intimità. Ma la domanda è: siamo davvero disposti a capire cosa c’è prima del sesso?

Il desiderio che ci rende schiavi

Tripolare ci racconta di “appicciati”, quei poveri cristi che inseguono la Grande Fusione senza nemmeno sapere cosa stiano cercando. È un po’ come andare in un ristorante e ordinare cibo senza sapere cosa sia, solo perché è trendy. L’ironia qui è palpabile: chi è davvero disposto a investire nel costruire una relazione profonda quando tutto ciò che vediamo è un feed di Instagram scintillante? L’artista ci provoca, ci fa ridere e ci fa sentire a disagio, tutto in un sol colpo. Perché alla fine, il desiderio non vale più della fusione stessa?

Un viaggio interiore tra picchi e crisi

Gabriele Centurione, alias Tripolare, non è un novellino. Ha già fatto sentire la sua voce con il suo EP “Acne”, raccontando la transizione dall’adolescenza all’età adulta. Ma ora, con “La grande fusione”, sembra voler scavare ancora più a fondo. Ogni nota è un’istantanea di una generazione che vive in continua crisi, tra la voglia di libertà e il bisogno di vicinanza autentica. Come possiamo trovare un contatto reale quando siamo immersi in un mondo di filtri e immagini patinate? Questo brano è più di un semplice singolo; è un manifesto di insoddisfazione e una richiesta di autenticità.

Conclusione aperta e sarcastica

In un mondo dove il virtuale prevale sul reale, Tripolare ci tende una mano. Ci invita a lasciarci andare, a smettere di inseguire fantasmi e a goderci il momento presente. Ma, davvero, ci si può fidare? La sua musica è un’istantanea di un presente che scivola via, eppure ci lascia con una domanda: fino a che punto siamo disposti a scendere a compromessi nel nome dell’amore? Rimanete sintonizzati, perché il viaggio è appena iniziato.

Scritto da Redazione

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