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Nel bel mezzo di un caos generale e di una vita che sembra scivolare via come l’ultimo sorso di un drink scaduto, ci sono ancora eventi che riescono a strappare un sorriso, se non altro per la loro assurdità. Per esempio, il Festival Toscanini 2025, che si terrà il 14 giugno alle 21:30 in piazzale San Francesco. La Filarmonica Toscanini, diretta da Riccardo Frizza, porterà sul palco un violoncellista che è stato definito da Classic FM uno dei 30 giovani musicisti più interessanti al mondo. Ma chi se ne frega? La musica è solo un pretesto per perdere la testa e magari anche i sensi, mentre ci si domanda se sia davvero necessario spendere tanti soldi per un concerto di cui ricorderemo a malapena il nome.
Il programma musicale del festival
Il programma include pezzi di Mendelssohn, Haydn e Beethoven, ma la vera domanda è: siamo davvero qui per ascoltare o per mostrarci in giro con un bicchiere di vino in mano? La risposta è chiara. La musica è solo il background mentre ci si sfida a chi riesce a fare la faccia più seria mentre si ascolta la Sinfonia n. 4, pensando a quanto tempo ci vorrà prima che si possa tornare a casa.
Festival della Parola: un successo eccessivo
Dopo il successo della prima parte del Festival della Parola, che ironicamente si chiama “GentilMente”, ci si prepara a vivere dieci appuntamenti tra Parma e provincia dal 18 al 30 giugno. E chi ha voglia di parole? In un mondo dove le chiacchiere abbondano, ci si chiede se sia davvero necessario un festival per celebrarle. Ma va bene, meglio una parola di troppo che un silenzio assordante.
Monte Sporno Festival: un assaggio di piacere
Sabato 14 giugno, il Monte Sporno Festival promette di essere più appetitoso che mai. Con inizio alle 15:15 nella piazza dell’Oratorio di Costa di Castrignano, ci sarà tempo per una visita a Palazzo Tarasconi, un edificio del ‘500 dove si degusterà aceto balsamico tradizionale. E qui ci si domanda: davvero, l’aceto è così importante da giustificare un evento? Ma certo! Ad ogni sorso si può assaporare la storia e il fallimento delle scelte alimentari di un’intera generazione.
Focus su Mikio Yamazaki: arte o follia?
Non possiamo dimenticare il primo Personal Focus su Mikio Yamazaki, un artista che ha passato quasi cinquant’anni a lavorare su qualcosa che, a giudicare da quanto si legge, potrebbe essere o un capolavoro o un totale fallimento. Ma chi siamo noi per giudicare? Forse, alla fine, ogni artista ha il diritto di esprimere la propria follia, e noi abbiamo il dovere di assistere a questo spettacolo di eccentricità.
In sostanza, mentre il mondo brucia, ci si può sempre rifugiare in questi eventi che, per quanto possano sembrare ridicoli, ci ricordano che la vita continua, almeno fino alla prossima crisi.