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Chris Adler, ex batterista dei Lamb of God, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla sua espulsione dalla band nel 2019. In un episodio del podcast Loaded Radio, ha parlato apertamente delle ragioni della sua uscita, attribuendola a una combinazione di malattia e invidie tra i membri del gruppo. La sua esperienza personale offre uno sguardo intimo sulle sfide che i musicisti affrontano, sia sul palco che nella vita privata.
Il disturbo che ha cambiato tutto
Nel corso della sua intervista, Adler ha rivelato di essere stato diagnosticato con una condizione neurologica nota come distonia del musicista. Questa malattia colpisce i muscoli in specifiche parti del corpo durante attività ripetitive, rendendo difficile eseguire anche i movimenti più semplici. “Non volevo parlarne all’epoca perché pensavo potesse ostacolare la mia carriera”, ha confessato. “Ma ho affrontato un incredibile percorso di riabilitazione per tornare a suonare.” La distonia ha colpito in particolare il suo piede destro, compromettendo la sua capacità di eseguire le complesse parti di batteria che caratterizzavano la musica dei Lamb of God.
Le sfide sul palco
Adler ha descritto come questa condizione influenzasse le sue performance dal vivo. “Mentre suonavo, il mio piede tendeva a muoversi in modo inaspettato, rendendo impossibile il controllo del pedale della cassa”, ha spiegato. Questo problema non solo lo ha frustrato come musicista, ma ha anche creato tensioni all’interno della band. “Dopo ogni esibizione, mi sentivo profondamente abbattuto e pensavo che i miei compagni fossero altrettanto delusi dalle mie performance”, ha aggiunto, evidenziando il peso emotivo che la situazione aveva su di lui.
Le tensioni con i compagni di band
Oltre alla sua condizione fisica, Adler ha notato che la sua collaborazione con i Megadeth ha ulteriormente complicato le dinamiche all’interno dei Lamb of God. “Le tensioni erano molto elevate, e non siamo mai stati un gruppo particolarmente funzionale”, ha detto. Le pressioni accumulatesi nel tempo hanno portato a una rottura, culminando in una comunicazione che informava Adler della sua espulsione. “È stato devastante, perché sentivo che quella band era la mia vita, il mio progetto”, ha sottolineato, esprimendo il suo dolore per una separazione che ha segnato profondamente la sua identità artistica.
Il percorso verso la riabilitazione
Dopo la sua espulsione, Adler ha intrapreso un lungo percorso di riabilitazione fisica, dedicandosi a ricostruire le sue abilità di batterista. Ha collaborato con James LoMenzo, bassista dei Megadeth, per formare la band Firstborne, che ha pubblicato un EP nel 2020 e un album nel 2023. “Sapevo che sarebbe stato sciocco cercare di competere con ciò che avevo fatto prima, ma ho trovato nuova motivazione nella musica”, ha spiegato, mettendo in risalto come la musica continui a rappresentare una parte fondamentale della sua vita, nonostante le sfide affrontate.
Un nuovo inizio e un atteggiamento positivo
Adler ha affermato di non nutrire rancore verso i suoi ex compagni di band. “Ho vissuto un periodo difficile e mi sono sentito ferito, ma ho lavorato su queste emozioni e ora ho solo affetto per loro”, ha detto. La sua esperienza dimostra che, nonostante le difficoltà, è possibile ricostruire rapporti e trovare nuove strade artistiche. La resilienza di Adler è un esempio per molti musicisti che affrontano sfide simili, mostrando che la passione per la musica può superare anche i periodi più bui.