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Piero Pelù, noto rocker italiano e cofondatore dei Litfiba, sta affrontando una realtà difficile: vive con una forma di acufene che lo accompagna da tre anni. Questo disturbo sonoro, caratterizzato da un costante fischio o ronzio nelle orecchie, è iniziato dopo un incidente in studio di registrazione nel 2025, quando un errore di un fonico gli ha causato uno shock acustico.
In un’intervista recente, Pelù ha raccontato come questo evento drammatico abbia cambiato il corso della sua vita. “Ho vissuto momenti di grande difficoltà”, ha dichiarato, aggiungendo che la sua condizione è diventata un compagno di viaggio a cui dovrà confrontarsi per sempre. Nonostante le sfide, l’artista ha trovato la forza di reinventarsi e continuare a esibirsi.
Un incidente che ha cambiato tutto
Il malessere di Pelù ha avuto inizio nell’ottobre del 2025, quando, a causa di un errore legato all’uso delle cuffie, è svenuto in studio. “Un fonico poco attento ha provocato un’esplosione di suono nelle mie orecchie”, ha spiegato. Dopo questo incidente, ha dovuto rimandare due tour e affrontare non solo il dolore fisico ma anche un periodo di depressione.
Le difficoltà quotidiane
Oggi, Pelù vive con l’acufene, un disturbo che lo costringe a indossare tappi per le orecchie in situazioni affollate o rumorose, come cene o eventi pubblici. “Certaini rumori, come le voci acute o il clatter dei piatti, possono essere insopportabili”, ha confessato. Nonostante ciò, ha trovato un modo per adattarsi: ha sviluppato un sistema che gli consente di cantare, continuando a condividere la sua musica con il pubblico.
Un viaggio di resilienza
La musica è sempre stata una parte fondamentale della vita di Pelù. Già da giovane, a otto anni, ha iniziato a suonare la chitarra, ma ora si trova a dover affrontare una nuova sfida. Con il suo ultimo album, intitolato Deserti, e il documentario Rumore Dentro, Pelù ha deciso di raccontare la sua esperienza. Questo film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, non è solo un racconto della sua vita, ma anche un viaggio alla ricerca di una nuova normalità.
La comunità di chi soffre di acufene
Condividendo la sua storia sui social media, Pelù ha scoperto che molte altre persone vivono una situazione simile. “Ne soffrono in tantissimi”, ha affermato. La mancanza di soluzioni mediche per il suo tipo di acufene, legato a un trauma acustico, lo ha spinto a cercare un modo alternativo di affrontare la sua condizione. Ha iniziato a esplorare temi di crescita personale e resilienza, utilizzando la sua arte come mezzo di espressione e guarigione.
Creatività e rinascita
La creatività ha giocato un ruolo significativo nel percorso di recupero di Pelù. Nonostante le limitazioni imposte dall’acufene, ha trovato un modo per esprimere le sue emozioni attraverso la musica e il cinema. Con il supporto dei suoi amici, della sua famiglia e della sua adorata cagnolina Tina, ha affrontato il suo dolore e ha cercato di costruire una vita nuova. “Il mio cane mi accompagna ovunque, anche agli eventi pubblici”, ha detto, sottolineando l’importanza dei legami affettivi nel suo processo di guarigione.
Piero Pelù rappresenta un esempio di resilienza e determinazione. La sua lotta contro l’acufene è un viaggio che continua, ma la sua musica e la sua arte sono testimoni di come si possa affrontare anche il dolore più profondo con coraggio e creatività.

