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Un’apertura indimenticabile
La terza serata del Festival di Sanremo 2025 ha preso il via con l’energia travolgente di Edoardo Bennato, che ha incantato il pubblico con la sua storica canzone “Sono solo canzonette”. L’atmosfera si è subito riscaldata, riportando alla mente i ricordi di un’epoca musicale che ha segnato la storia. Bennato ha condiviso aneddoti della sua carriera, ricordando i concerti storici e l’emozione di esibirsi davanti a migliaia di fan. La sua presenza ha rappresentato un omaggio alla musica rock italiana, un genere che continua a risuonare nel cuore di molti.
Katia Follesa: la regina della serata
La conduzione di Katia Follesa ha aggiunto un tocco di leggerezza e comicità alla serata. Con il suo stile unico, ha saputo intrattenere il pubblico con battute e gag, creando un’atmosfera di convivialità. La Follesa ha anche condiviso momenti di autoironia, promettendo di non cantare né ballare, ma di regalare risate. La sua interazione con gli ospiti, in particolare con Carlo Conti, ha reso la serata ancora più memorabile, dimostrando come la musica e l’umorismo possano andare di pari passo.
Un messaggio di speranza dal Teatro Patologico
Un momento toccante è stato rappresentato dall’esibizione del Teatro Patologico, che ha portato sul palco un messaggio di forza e resilienza. Dario D’Ambrosi, fondatore del teatro, ha sottolineato l’importanza di dare voce a chi spesso viene dimenticato. Le parole dei giovani attori hanno risuonato come un inno alla vita, invitando tutti a guardarsi negli occhi e a trovare la forza di affrontare le difficoltà. Questo intervento ha dimostrato come la musica e l’arte possano essere strumenti di cambiamento e di speranza.
I Duran Duran: un ritorno trionfale
La serata ha visto anche la partecipazione straordinaria dei Duran Duran, che hanno regalato al pubblico un medley dei loro successi più iconici. La band, tornata sul palco di Sanremo dopo quarant’anni, ha dimostrato di avere ancora la stessa energia e carisma di un tempo. La presenza della bassista dei Maneskin, Victoria De Angelis, ha aggiunto un ulteriore elemento di sorpresa, creando un ponte tra generazioni musicali. La fusione di stili e suoni ha reso l’esibizione un momento indimenticabile, celebrando la musica come un linguaggio universale.
Un tributo a Iva Zanicchi
La serata si è conclusa con un tributo a Iva Zanicchi, che ha ricevuto il Premio alla Carriera. Con la sua carriera straordinaria e il suo spirito indomito, Zanicchi ha emozionato il pubblico, ricordando i suoi successi e le sfide affrontate nel corso degli anni. La sua presenza ha rappresentato un simbolo di resilienza e passione per la musica, ispirando le nuove generazioni a perseguire i propri sogni.