Argomenti trattati
Un inizio scoppiettante con Carlo Conti e le co-conduttrici
La terza serata del Festival di Sanremo 2025 ha visto Carlo Conti sul palco, affiancato da Katia Follesa, Elettra Lamborghini e Miriam Leone. La serata ha preso il via con un’atmosfera frizzante, grazie all’energia di Katia Follesa, che ha dimostrato di essere una spalla perfetta per il conduttore. La sua ironia e il suo carisma hanno catturato l’attenzione del pubblico, rendendo la serata memorabile. La Follesa ha saputo mescolare momenti di leggerezza a spunti di riflessione, dimostrando di essere una vera mina vagante in un Festival che, per il resto, ha faticato a sorprendere.
Le performance dei Big: un mix di emozioni e nostalgia
Tra le esibizioni più attese, quella di Iva Zanicchi ha conquistato il pubblico con la sua voce inconfondibile, un vero simbolo della musica italiana. La sua presenza sul palco ha evocato ricordi di un’epoca passata, mentre i Duran Duran hanno portato un tocco di nostalgia, infiammando il teatro con i loro successi. Al contrario, alcuni artisti come Clara e i Modà hanno faticato a lasciare il segno, con performance che non hanno brillato come ci si aspettava. La bellezza di Clara ha colpito, ma la sua canzone non è riuscita a decollare, mentre i Modà sembrano appartenere a un’epoca diversa, con uno stile che non riesce più a catturare l’attenzione del pubblico moderno.
Nuove Proposte: il talento che emerge
Settembre ha trionfato nella categoria delle Nuove Proposte, dimostrando di avere tutte le carte in regola per diventare una stella della musica italiana. La sua canzone, “Vertebre”, ha colpito per la freschezza e l’originalità, distinguendosi in un panorama musicale affollato. Anche Brunori Sas ha fatto il suo esordio sul palco dell’Ariston, portando un messaggio profondo e personale, che ha toccato il cuore degli spettatori. La sua capacità di mescolare testi poetici e melodie accattivanti lo ha reso uno dei protagonisti più apprezzati della serata. Al contrario, Sarah Toscano e Tony Effe hanno mostrato di avere ancora del lavoro da fare per emergere nel competitivo mondo della musica.