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Nel 2023, il fenomeno musicale estivo sembra essere caratterizzato da una sorprendente assenza di tormentoni. In un periodo in cui la musica è onnipresente, si fatica a identificare brani che possano rappresentare questi mesi. La mancanza di canzoni di grande impatto solleva interrogativi sullo stato attuale della musica popolare.
Il passato che ritorna: il revival nei tormentoni
Nonostante l’assenza di nuove canzoni di successo, alcuni artisti come Alfa tentano di far ballare il pubblico con brani come “A me mi piace”. Tuttavia, si tratta di una rivisitazione di un grande classico, “Me gustas tu” di Manu Chao, già popolare nell’estate del 2001. Questo fenomeno suggerisce che, per creare nuovi successi, si attinge a canzoni del passato, evidenziando una possibile difficoltà della musica contemporanea a catturare l’attenzione del pubblico.
Questa crisi si riflette anche negli spot pubblicitari, storicamente strumenti per farci innamorare delle canzoni. Quest’anno, molti brand hanno scelto di rispolverare brani risalenti a decenni fa. Per esempio, Tim ha utilizzato “Chi fermerà la musica” dei Pooh, un classico del 1981, per promuovere i suoi servizi. Questo riutilizzo di melodie storiche porta a interrogarsi sulla creatività attuale nel panorama musicale.
Il potere della nostalgia nelle campagne pubblicitarie
La nostalgia emerge come tema centrale in molte campagne pubblicitarie di quest’estate. Algida, per esempio, ha scelto di accompagnare il suo spot con “Felicità” di Al Bano e Romina Power, un brano del 1982. Anche Birra Moretti ha optato per “Noi ragazzi di oggi” di Luis Miguel, un successo del 1985. La scelta di attingere al passato piuttosto che sostenere nuovi talenti suggerisce un attaccamento a melodie familiari.
Le canzoni storiche evocano forti emozioni e ricordi, rendendo il messaggio pubblicitario più efficace. I brand sembrano cercare un legame con un passato che ha funzionato, piuttosto che investire in nuove proposte. Questa strategia può facilitare una connessione immediata con il pubblico, un approccio che sembra avere successo.
Una riflessione sul futuro della musica estiva
Si pone la questione se questa tendenza continuerà nel futuro. Le pubblicità di quest’estate mostrano come la musica possa evolversi, ma anche come possa ripercorrere sentieri già tracciati. Dodici mesi fa, il Cornetto aveva scelto “Karma” dei The Kolors, mentre nel 2022 si era puntato su “Scossa” di Sangiovanni. Questi cambiamenti sollevano interrogativi sulla direzione della musica contemporanea.
L’assenza di un tormentone estivo potrebbe rappresentare un’opportunità per nuovi artisti di emergere. Tuttavia, finché i brand continueranno a rifugiarsi nella nostalgia, la musica contemporanea rischia di rimanere in ombra. La questione rimane aperta: si assisterà a un ritorno dei tormentoni estivi o si continuerà a vivere nel limbo della nostalgia?