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Immagina di essere nel bel mezzo dell’Eurovision: luci abbaglianti, vestiti stravaganti e naturalmente, un mix di emozioni. Quest’anno la kermesse canora è tornata, e con essa, storie affascinanti e momenti indimenticabili. I partecipanti, provenienti da ben 37 paesi, si sono riuniti a Basilea, in Svizzera, per dare vita a uno spettacolo che promette di rimanere nella memoria di tutti. A questo punto, chi non vorrebbe sapere cosa ne pensano i concorrenti di questa esperienza? Ecco cosa hanno condiviso alcuni di loro.
Le esperienze dei concorrenti all’Eurovision
Gabry Ponte, rappresentante di San Marino, ha incantato il pubblico con la sua esibizione di “Tutta L’Italia”. La sua passione per la musica è palpabile, e racconta che per lui l’Eurovision non è solo una competizione, ma un’opportunità per esprimere se stesso. “È il mio palcoscenico, il mio momento di gloria”, dice con un sorriso, mentre si prepara per le prove.
Ma non è solo lui a vivere questa magia. Marko Bošnjak dalla Croazia si definisce il re delle feste Eurovision: “Di solito sono io a organizzare tutto, a costringere gli amici a dare i loro voti. Per me è come le Olimpiadi!” La sua energia contagiosa è qualcosa che si respira anche tra il pubblico, che aspetta con ansia il grande evento.
Un evento che va oltre la musica
L’Eurovision non è solo un concorso musicale, ma un vero e proprio fenomeno culturale. Quest’anno, la competizione si svolge a Basilea, dopo che il cantante svizzero Nemo ha trionfato nel 2024. La città, che si affaccia sia sulla Germania che sulla Francia, si è trasformata in un crocevia di culture e stili musicali. Ogni paese porta il suo pezzo da 90, e la varietà è stupefacente. Ma, come molti sanno, l’Eurovision ha anche il suo lato controverso.
Ad esempio, l’anno scorso, grandi polemiche hanno circondato la partecipazione di Israele, con molti artisti che hanno chiesto una riflessione sulla presenza del paese al concorso. “L’Eurovision dovrebbe rappresentare tutti, ma a volte la musica si mescola con la politica”, afferma un partecipante, mettendo in evidenza le complessità di un evento così vasto.
Come seguire l’Eurovision 2025
Per chi non può essere a Basilea, non c’è motivo di preoccuparsi. L’Eurovision sarà trasmesso in diretta da numerose emittenti nazionali e sarà disponibile anche in streaming su piattaforme come Peacock negli Stati Uniti. Molte città europee organizzeranno eventi nei bar e nei club per seguire la finale insieme, creando un’atmosfera festiva. “Ricordo quando ero in un pub di Londra, tutti con il viso dipinto e le bandiere in mano… è stata un’esperienza fantastica”, racconta Adonxs dalla Repubblica Ceca, che quest’anno si esibisce con “Shh”.
Il sistema di voto: come funziona?
Ma come si decide chi vince? Durante le semifinali e la finale, il pubblico può votare tramite telefono, messaggi o l’app dell’Eurovision. Naturalmente, non si può votare per il proprio paese, ma i fan americani e non partecipanti possono esprimere le loro preferenze online. Il risultato finale combina i voti del pubblico e quelli di esperti del settore musicale, creando un mix affascinante di opinioni. “È strano pensare che il nostro voto possa influenzare la storia della musica europea”, dice un fan, mostrando quanto questo evento possa essere coinvolgente.
Le canzoni da tenere d’occhio
Quest’anno, il trio svedese KAJ è considerato il favorito con il loro brano “Bara Bada Bastu”, un inno alla cultura della sauna. Ma non è l’unico pezzo degno di nota. Tra i contendenti ci sono anche “Wasted Love” dell’austriaco JJ, la ballata “maman” della francese Louane e “C’est La Vie” del cantante olandese Claude. E non dimentichiamo Yuval Raphael, un artista israeliano che ha vissuto l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, il cui brano “New Day Will Rise” sta già facendo parlare di sé.
La competizione è serrata, e ogni anno riserva sorprese. Le scommesse sono in corso, e gli appassionati di musica non vedono l’ora di scoprire chi porterà a casa il trofeo. E chissà, magari un’altra grande sorpresa ci attende, come quelle che ci hanno colpito negli anni passati.
Una celebrazione della diversità
Infine, l’Eurovision è una celebrazione della diversità, un evento che unisce persone di ogni provenienza. La musica ha il potere di abbattere le barriere, e quest’anno più che mai, il messaggio di inclusione e accettazione è forte. “La musica è universale”, afferma un artista. “Non importa da dove vieni, ciò che conta è il messaggio che porti.”
In attesa della finale di sabato, i riflettori sono puntati su Basilea, dove la magia dell’Eurovision continua a brillare. Chi vincerà? Le scommesse sono aperte, ma una cosa è certa: le emozioni e le storie che si intrecciano in questo evento sono ciò che lo rendono così speciale e memorabile.