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Il genio di Mendelssohn e le sue opere dimenticate
Felix Mendelssohn è uno dei compositori più amati della musica classica, la cui fama è rimasta intatta nel corso dei secoli. Tuttavia, nonostante il suo ampio repertorio, molte delle sue opere pianistiche rimangono sconosciute e inedite. Mendelssohn stesso rivelò a Robert Schumann di aver pubblicato solo una piccola parte della sua produzione per pianoforte, lasciando un vasto patrimonio musicale in attesa di essere riscoperto. Oggi, grazie a musicisti come Roberto Prosseda, queste pagine dimenticate stanno finalmente vedendo la luce.
La bellezza delle composizioni giovanili
Tra le opere inedite di Mendelssohn, troviamo pezzi scritti durante la sua giovinezza, come la “Fantasia in Do Minore/Re Maggiore”, composta quando il compositore aveva solo quattordici anni. Queste opere, pur non essendo sempre considerate capolavori, mostrano già la straordinaria capacità di Mendelssohn di unire spunti musicali diversi in un unico flusso armonico. La sua scrittura pianistica è caratterizzata da una freschezza e una leggerezza che rendono ogni esecuzione un’esperienza unica e coinvolgente.
Le trascrizioni e il virtuosismo di Prosseda
Roberto Prosseda, uno dei pianisti più talentuosi della sua generazione, ha dedicato gran parte della sua carriera alla riscoperta delle opere di Mendelssohn. Il suo ultimo album, “Mendelssohn Discoveries”, presenta ben quindici brani in prima registrazione assoluta, offrendo un’ottima opportunità per ascoltare queste meraviglie musicali. Le trascrizioni pianistiche di Prosseda, in particolare quelle tratte da “Sogno di una notte di mezza estate”, mostrano come il pianoforte possa catturare l’essenza delle composizioni orchestrali di Mendelssohn, mantenendo intatta la freschezza e la vivacità della musica originale.