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Un brano controverso nella storia dei Led Zeppelin
Tra le canzoni iconiche dei Led Zeppelin, “Livin’ Loving Maid (She’s Just a Woman)” occupa un posto particolare. Inclusa nell’album del 1969 “Led Zeppelin II”, questa traccia ha suscitato opinioni contrastanti, specialmente da parte del chitarrista della band, Jimmy Page. Nonostante la sua popolarità, Page ha sempre mostrato una certa riluttanza a eseguirla dal vivo, un fatto che ha sorpreso molti fan e critici.
La scaletta e il contesto musicale
Nel contesto dell’album, “Livin’ Loving Maid” segue immediatamente un’altra canzone di grande successo, “Heartbreaker”. Questa successione ha portato le radio a programmare frequentemente i due brani uno dopo l’altro, contribuendo a creare un’immagine di continuità e potenza musicale. Tuttavia, la scelta di Page di non includere “Livin’ Loving Maid” nei concerti ha sollevato interrogativi. Cosa c’era dietro questa decisione? Alcuni sostengono che il chitarrista non fosse soddisfatto della sua esecuzione, mentre altri credono che il brano non rispecchiasse il suo stile musicale preferito.
Il destino della canzone dopo lo scioglimento della band
Nonostante il rifiuto di Page, il cantante Robert Plant ha continuato a eseguire “Livin’ Loving Maid” anche dopo lo scioglimento dei Led Zeppelin nel 1980. Questo ha dimostrato che, sebbene Page avesse le sue riserve, la canzone aveva ancora un significato e una rilevanza per gli altri membri della band. La performance di Plant ha permesso ai fan di rivivere l’energia del brano, anche se in un contesto diverso. Questo contrasto tra le preferenze artistiche di Page e quelle di Plant mette in luce le dinamiche interne della band e le diverse visioni musicali dei suoi membri.