James Senese, l’icona del jazz napoletano, ci lascia all’età di 80 anni: un tributo alla sua eredità musicale

La scomparsa di James Senese segna un capitolo conclusivo per la musica napoletana, lasciando un'impronta indelebile nella cultura musicale partenopea.

La scena musicale napoletana piange la scomparsa di James Senese, un artista che ha saputo portare il jazz e il funk nella tradizione musicale della città. Con un’eredità che si estende oltre i confini nazionali, Senese ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana, diventando un simbolo della cultura partenopea.

Ricoverato a fine settembre all’ospedale Cardarelli di Napoli a causa di una grave infezione polmonare, James Senese è deceduto all’età di 80 anni. La notizia della sua morte ha scosso non solo amici e familiari, ma anche i tanti fan che lo hanno seguito per decenni.

Un pioniere della musica napoletana

James Senese è stato il fondatore di band storiche come gli Showmen e i Napoli Centrale. La sua carriera è iniziata negli anni ’60 e, grazie al suo talento, ha contribuito a plasmare il suono della musica napoletana contemporanea. La sua abilità nel suonare il sax ha fatto sì che le sue melodie diventassero un inconfondibile marchio di fabbrica della scena musicale della città.

Collaborazioni memorabili

Senese ha collaborato con altri grandi nomi della musica italiana, tra cui il leggendario Pino Daniele. Nonostante le sue origini miste, con un padre afroamericano e una madre napoletana, il suo lavoro ha sempre celebrato la cultura partenopea, fondendo elementi di jazz, rock e blues con le tradizioni locali.

Un messaggio di gratitudine

La notizia della sua scomparsa è stata comunicata dall’amico di lunga data Enzo Avitabile, che ha scritto sui social: “Non bastano parole per un dolore così grande, ma solo un grazie!” Questa frase riassume l’amore e l’ammirazione che molti provano per un artista che ha dato tanto alla musica e alla cultura napoletana.

Negli anni ’80, Senese è diventato parte integrante della band di Pino Daniele, contribuendo alla creazione di una formazione che ha rivoluzionato la musica del Sud Italia. Il suo sax, con il suo suono ruvido e caldo, è riuscito a raccontare storie di vita, di lotte e di speranze, rendendolo una voce autentica per il popolo napoletano.

Un’eredità duratura

Con i Napoli Centrale, ha realizzato album storici come Mattanza e ‘O sanghe, portando il jazz partenopeo in festival e manifestazioni in tutto il mondo. Fino all’ultimo, Senese ha continuato a esibirsi e a registrare, dimostrando una dedizione alla musica che è un esempio per le generazioni future.

La sua scomparsa segna non solo la perdita di un grande musicista, ma anche di un testimone della cultura napoletana, un uomo che ha dedicato la sua vita a celebrare la bellezza e la complessità della sua città attraverso la musica. I suoi brani continueranno a vivere, risuonando nelle strade di Napoli e nel cuore di chi ama la sua arte.

Scritto da Redazione

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