Jack Savoretti e il suo omaggio alla musica italiana

Scopri come il cantautore britannico celebra le sue radici italiane attraverso la musica.

Le origini di Jack Savoretti

Jack Savoretti, il cui vero nome è Giovanni Edgar Charles Galletto Savoretti, è un cantautore britannico di origini italiane. Nato a Londra nel 1983, ha sempre mantenuto un forte legame con le sue radici italiane, grazie alla madre, Ingrid Hepner, ex modella di origini tedesche, e al padre, Guido, un mediatore marittimo genovese. La sua infanzia è stata segnata da storie di coraggio e avventura, come quella del padre che, dopo aver assistito a una rapina, decise di trasferirsi in Inghilterra per proteggere la propria vita. Questo background ha influenzato profondamente la sua musica e la sua identità artistica.

Un album tutto in italiano

Recentemente, Savoretti ha deciso di rendere omaggio alla sua eredità culturale pubblicando un album interamente in italiano, intitolato “Miss Italia”. Questo progetto è nato dopo la morte del padre, un evento che ha spinto il cantautore a esplorare più a fondo le sue origini. “Glielo dovevo”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di questo lavoro. L’album è stato accolto con entusiasmo, raggiungendo la vetta delle classifiche nel Regno Unito e dimostrando la crescente popolarità della musica italiana all’estero.

Un viaggio attraverso l’Italia

Per realizzare “Miss Italia”, Savoretti ha viaggiato in diverse città italiane, cercando di catturare l’essenza del paese. Ha collaborato con artisti locali, come Galeffi, e ha scritto canzoni che riflettono una visione nostalgica e romantica dell’Italia. “Non volevo raccontare l’Italia vista dagli italiani, ma quella vista da un forestiero”, ha spiegato, evidenziando come il suo sguardo sia intriso di malinconia e affetto. La canzone che dà il titolo all’album, “Miss Italia”, descrive scene tipiche del paese, ma con un tocco di ironia e leggerezza.

La percezione della musica italiana all’estero

Savoretti ha anche discusso della percezione della musica italiana all’estero, notando che, mentre alcuni paesi come la Germania sono più aggiornati, nel Regno Unito la musica italiana è spesso associata a stereotipi. Ha citato i Maneskin come esempio di come la musica italiana possa avere successo, ma ha anche avvertito che sono visti con un certo scetticismo. “Sono considerati kitsch”, ha affermato, esprimendo la sua preoccupazione per la mancanza di riconoscimento per il talento degli artisti italiani. Secondo lui, la musica italiana ha bisogno di osare di più e di allontanarsi dai cliché per farsi apprezzare a livello internazionale.

Scritto da Redazione

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