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Le prove raccolte finora
La scomparsa di Marco Rossi, noto attivista per la difesa dell’ambiente, è avvenuta il 15 ottobre 2025. Secondo le dichiarazioni fornite dalla sua famiglia e dai colleghi, Marco è stato visto per l’ultima volta mentre partecipava a una manifestazione contro un progetto di sfruttamento minerario in Val di Susa. Le autorità hanno iniziato a raccogliere informazioni e testimonianze, ma finora non è stata trovata alcuna traccia di lui.
La ricostruzione degli eventi
Marco Rossi era un attivista molto attivo, con un passato di lotte contro l’inquinamento e a favore della sostenibilità. La manifestazione a cui stava partecipando era stata organizzata da un gruppo di attivisti locali, e le immagini delle telecamere di sicurezza mostrano Marco mentre discuteva animatamente con alcuni partecipanti. Fonti interne rivelano che ci sono stati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, aumentando la preoccupazione per la sicurezza degli attivisti.
I protagonisti coinvolti
Oltre a Marco, diversi attivisti e membri della comunità locale sono stati interrogati dalla polizia. Tra questi, Giulia Bianchi, una collega di Marco, ha dichiarato di aver ricevuto minacce anonime nelle settimane precedenti la sua scomparsa. Il Comitato per la Difesa dell’Ambiente ha espresso preoccupazione per la crescente violenza contro gli attivisti, suggerendo un clima di omertà e intimidazione.
Le implicazioni per la sicurezza degli attivisti
Questo caso non è isolato. Secondo un rapporto di Amnesty International, la violenza contro gli attivisti ambientali è aumentata in tutta Europa, con l’Italia che registra un numero crescente di episodi. La scomparsa di Marco Rossi solleva interrogativi sulla protezione degli attivisti e sull’efficacia delle misure di sicurezza adottate dalle autorità. Le organizzazioni per i diritti umani chiedono un’indagine approfondita e misure concrete per garantire la sicurezza degli attivisti.

