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Chi l’avrebbe mai detto che dietro le quinte della musica metal ci fossero così tante risate? Gary Holt, chitarrista degli Exodus, ha recentemente condiviso aneddoti sorprendenti e divertenti durante un’intervista a Loudwire Nights. Mentre rifletteva sulla sua carriera, dall’uscita del suo memoir, “A Fabulous Disaster”, ai concerti storici in arrivo, Holt ha rivelato un lato della musica che spesso rimane nell’ombra. E sì, a volte la follia è la miglior musa per la scrittura!
Una carriera che non si ferma mai
“Finché riesco a farlo a questo livello, continuerò a farlo”, ha affermato Holt, parlando della sua passione per la musica e della sua determinazione a non rallentare. Ma ci si può davvero fermare? Forse un giorno, ma non oggi. Per lui, ogni momento è prezioso e ogni concerto è un’opportunità per esprimere la propria arte. “Perché fermarsi e poi rimpiangere di non aver fatto di più?” Ha ragione, no? La musica è vita, e Holt lo sa bene. La sua energia è contagiosa e la sua dedizione è un esempio da seguire.
Racconti esilaranti dal backstage
Quando si parla di memoir, spesso si pensa a storie di successo e momenti drammatici, ma per Holt, le risate non mancano. “Ho dovuto lasciare fuori molte storie divertenti”, ha rivelato, parlando dell’abbondanza di materiale che avrebbe potuto riempire diversi libri. “Immagina due pagine di pura comicità! Le notti in cui non dormi ti portano a momenti esilaranti. È strano, ma in quei momenti di follia, la vita diventa una commedia.” Ricordo quando anche io ho vissuto un episodio simile in un festival musicale, dove la stanchezza si univa all’euforia e tutto sembrava un grande scherzo.
Un tributo a leggende della musica
Non si può parlare di Gary Holt senza menzionare il suo rispetto profondo per le leggende del rock, come Ozzy Osbourne e i Black Sabbath. “Essere parte degli ultimi concerti di Ozzy e Sabbath è un sogno che si avvera”, ha detto con emozione. Holt, cresciuto con la musica di Sabbath, riconosce quanto questi artisti abbiano influenzato il suo percorso. “Senza di loro, non saremmo dove siamo oggi”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza delle radici musicali. La sua ammirazione è palpabile e trasmette un senso di gratitudine che molti artisti possono comprendere.
I preparativi per il grande evento
Ora, con il concerto “Back to the Beginning” in arrivo, l’emozione è alle stelle. Holt non nasconde la sua gioia e il suo entusiasmo: “Ho un paio di Converse Master of Reality dei Sabbath che non ho mai indossato e che porterò a quel concerto.” È bello vedere un artista che non dimentica mai le sue origini, anche in un momento di grande successo. La musica è un viaggio, e Holt ci invita a farne parte, a vivere ogni attimo con passione e divertimento.
Conclusioni personali e riflessioni
La musica, insomma, è molto più di note e parole. È un’esperienza, un viaggio, un insieme di emozioni che si intrecciano. Holt ci ricorda che, anche nei momenti più bui, un sorriso può sempre emergere. E chissà, magari alla fine di ogni concerto, ci ritroviamo tutti a ridere insieme, a condividere storie e a celebrare la vita. Perché, come direbbe qualcuno, “c’è tempo per dormire quando sei morto”. E chi ha voglia di dormire quando può vivere tutto questo?