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Il viaggio di Brooks Wackerman nel mondo della musica
Brooks Wackerman, batterista di Avenged Sevenfold, ha recentemente condiviso la sua esperienza riguardo alla transizione da Bad Religion, band storica del punk rock, a un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo ben 15 anni con Bad Religion, il batterista ha sentito il bisogno di esplorare nuove direzioni musicali. In una recente intervista con Steveo 32, ex batterista dei Sum 41, Wackerman ha rivelato che la decisione di cambiare band è stata facilitata dal suo ex manager personale, Diony Sepulveda, che era anche il tour manager degli Avenged Sevenfold.
Le sfide e le opportunità di Avenged Sevenfold
Wackerman ha sottolineato come, inizialmente, fosse sorpreso dalla proposta, ma attratto dalla possibilità di immaginarsi in un contesto completamente diverso. La voglia di affrontare nuove sfide e di superare i propri limiti nel mondo del metal ha giocato un ruolo cruciale nella sua decisione. “Ero entusiasta”, ha affermato Wackerman, “non provavo questa sensazione da un po’ di tempo”. Sebbene fosse grato per la sua carriera con Bad Religion, sentiva la necessità di ampliare i suoi orizzonti musicali e di collaborare attivamente nella scrittura di nuovi brani.
Un cambiamento creativo
Wackerman ha chiarito che, sebbene ci fossero opportunità creative in Bad Religion, le possibilità di espressione artistica erano molteplici con Avenged Sevenfold. Descrivendo i membri della band, ha paragonato il duo di scrittori Brett Gurewitz e Greg Graffin a icone della musica come John Lennon e Paul McCartney, evidenziando il loro impatto sulla scena punk rock. Tuttavia, dopo diversi anni, ha sentito di non essere completamente sé stesso fino al suo secondo album con Bad Religion. Con Avenged Sevenfold, ha trovato un ambiente dove le idee possono fluire liberamente e dove ogni batterista può portare il proprio contributo unico.
Il provino per Avenged Sevenfold
Per ottenere il posto nella band, Wackerman ha dovuto dimostrare le sue abilità con diversi brani. Durante il suo provino, ha suonato pezzi iconici come “Nightmare”, “Little Piece of Heaven”, “Bat Country” e “Buried Alive”, dimostrando una versatilità che ha colpito i membri della band. “Quando ricevi la chiamata da Avenged, è come se tutte le possibilità ritmiche e creative si aprissero davanti a te”, ha spiegato, enfatizzando come il suo background musicale si sia rivelato utile in questo nuovo contesto.
Il tour europeo e le nuove avventure
Con l’avvicinarsi del tour europeo che inizierà il 4 giugno in Turchia e terminerà il 29 giugno in Svezia, la band è pronta a portare la loro musica a un pubblico globale. Successivamente, si dirigeranno negli Stati Uniti per supportare i System of a Down a Chicago e partecipare al Louder Than Life Festival, con nuove date programmate anche in Sud America. I fan possono trovare tutte le informazioni sui concerti e sui biglietti sul sito ufficiale della band.